Lodi: dal sindaco arrestato ai candidati trasparenti
Tra le città che andranno al voto l’11 giugno prossimo c’è Lodi. Il team di Sai Chi Voti sta seguendo con particolare attenzione la campagna elettorale in questa città, amministrata da un commissario prefettizio dal 1° agosto 2016, ossia da quando il sindaco uscente, Simone Uggetti, rassegnò le dimissioni a causa di un’inchiesta giudiziaria a suo carico per l’ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti. Il 3 maggio 2016 era finito in carcere perché il giudice aveva ravvisato il pericolo di inquinamento delle prove. L’indagine è scaturita dall’esposto di una whistleblower, Caterina Uggè, una coraggiosa dipendente comunale in servizio presso il servizio Sport e Turismo. Il tema della trasparenza è, dunque, più che mai attuale a Lodi.
Sei candidati sindaco su sette hanno aderito alla campagna Sai Chi Voti. L’unico a non averlo fatto è Lorenzo Maggi (liste civiche). Per quanto riguarda tutti gli altri, Massimo Casiraghi (M5S), Sara Casanova (centrodestra) e Giuliana Cominetti hanno fatto propri tutti gli impegni proposti da Sai Chi Voti, pubblicando curriculum vitae, status giudiziario, i dati sui finanziamenti elettorali, indicando i loro potenziali conflitti di interessi e impegnandosi ad adottare le audizioni pubbliche per la scelta dei vertici di enti, fondazioni e società partecipate, e un’agenda pubblica degli incontri con i portatori di interesse. Carlo Gendarini (centrosinistra) e Luca Scotti (Lista civica “Lodi al centro”) hanno aderito alla campagna, ma hanno detto no alle audizioni pubbliche; Stefano Caserini (lista civica 110&Lodi) ha accettato tutti gli impegni, ma si è detto contrario all’adozione di un’agenda pubblica degli incontri.
Abbiamo incontrato i candidati. Ecco che cosa ci hanno detto:
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Stefano Caserini (110&Lodi):
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Massimo Casiraghi (M5S):
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Sara Casanova (centrodestra):
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Carlo Gendarini (centrosinistra):
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Luca Scotti (liste civiche):